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Social network rischi e pericoli

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 L’impiego dell’elaboratore elettronico,, consente di impadronirsi ed archiviare informazioni che riguardano l’individuo, comprese quelle della sua vita privata, sottoponendolo, così, ad una nuova forma di dominio, che si potrebbe chiamare “il potere informatico”. Il “right to privacy” ha quindi acquistato un nuovo significato ed una nuova ampiezza, che non poteva avere un secolo fa: questo ora consiste nel diritto, riconosciuto al cittadino, di esercitare anche un controllo sull’uso dei propri dati personali inseriti in un archivio elettronico.

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Regole social network

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  • Non accettare l’amicizia di chi non conosci non fidarti delle apparenze;
  • non condividere mai informazioni personali (numero di cellulare, indirizzo o qualunque altra informazione che ti possa rendere rintracciabile fisicamente;
  • se si accetta di incontrare di persona qualcuno conosciuto online: confidarlo a qualcuno di fiducia non andare solo/a
  • scegliere un luogo pubblico e affollato;
  • stare comunque sempre in guardia;
  • quando pubblichi qualcosa ricorda che tutti possono vederla e inoltrarlo ad altri rendendo praticamente IMPOSSIBILE eliminarne le tracce sul web;
  • per essere popolari tra gli amici è meglio impegnarsi in qualcosa di positivo che non danneggia nessuno
  • impostare il tuo profilo correttamente;
  • usare sempre il Social Network non significa saperlo usare bene parla con un adulto, di cui ti fidi, se ti accade qualcosa che ti preoccupa o ti fa star male.

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Cos’è l’adescamento

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Contatti sessuali online tra minori e adulti

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La confidenza che i giovani hanno con il web li conduce talvolta a valicare i confini della prudenza. Gli adulti che hanno interesse ad avere contatti con i minori, sanno che il web è il posto giusto dove “avvicinare” i giovani, “perché sono tutti sempre connessi”, liberi e con la convinzione di essere al sicuro. In Italia, dal 2012 è stata introdotta una nuova fattispecie di reato che riconosce il carattere di pericolosità dei contatti sessuali on-line tra minori e adulti: l’adescamento (art. 609undicies del c.p. previsto dalla legge n. 172/2012). 

Quando il contatto avviene a volte, click dopo click, post dopo post diventa amicizia, poi amore e infine minacce, paura, dolore, vergogna. Questo è l’adescamento: un lento lavoro di manipolazione che soggetti adulti compiono sul web per avvicinare minori, per indurli a fare “cose” vietate, a trasgredire. I genitori spesso non sanno, fanno fatica a capire che tutto quello che i loro figli vivono è frutto di un reato. La denuncia è un atto importante, ed apre la strada alla sicurezza dei bambini e dei ragazzi.

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La fascia d’età più a rischio sembra essere quella dei pre-adolescenti (11-14 anni) 

 

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Non accettare richieste di amicizia da sconosciuti

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Chi è il pedofilo?

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Il pedofilo è colui che è attratto eroticamente e sessualmente dai bambini o ragazzi. Nella psicopatologia del pedofilo si riscontrano i meccanismi psichici tipici delle perversioni: il diniego e la scissione diseguale dell’Io. Il termine “pedofilo” accomuna la più ampia e coerente categoria tra pedofilia e pederastia. La prima si riferisce all’attrazione di un adulto verso neonati e bambini. Il secondo termine di riferisce ad un adulto attratto dagli adolescenti.

I pedofili sono degli abili conoscitori del modo infantile e adolescenziale e sanno come gestire i rapporti, in modo da ottenere il massimo delle probabilità di confidenza verso i minori.

I pedofili sono persone che svolgono una vita “ufficiale” normale e insospettabile e traggono piacere solo attraverso un comportamento compulsivo sessuale e trasgressivo verso i più piccoli.

 

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Cosa fare in caso di adescamento

Contattare la Polizia Postale (link al pdf) altrimenti li dobbiamo creare una pagina e trascriverli ( forse è meglio questa soluzione)

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Perché in Rete c’è il rischio di essere adescati?

Come si sviluppa una “carriera pedofila”?

Polizia Postale

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La norma e l’imputabilità del minore

L’immaturità e l’imputabilità dei minorenni. Nel nostro sistema ordinamentale il minore di quattordici anni non è imputabile (art. 97 c.p.) e quindi non può essere chiamato a rispondere, con l’applicazione delle normali norme di natura sostanziale e processuale, di fatti da lui commessi che costituiscano eventuali ipotesi di reato. Sostanzialmente si ritiene che la presunta…
Per saperne di più

Linee di orientamento

Azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo

Il disegno di legge per la riforma della scuola introduce un elemento di novità importante sul fronte della prevenzione e del contrasto al bullismo e al cyberbullismo: per la prima volta, infatti, si prevedono iniziative e progetti, all’interno degli istituti, volte a offrire a dirigenti, docenti, studenti e famiglie gli strumenti opportuni per fronteggiare questo fenomeno che è sempre più diffuso nel nostro Paese.

Le linee guida del Ministero dell’Istruzione.

Il Ministero dell’istruzione, dovrà prevedere “linee di orientamento per prevenzione e contrasto del cyberbullismo nelle scuole” che devono comprendere, tra le varie cose, anche la formazione del personale scolastico e misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti.

Le linee guida hanno come obiettivo quello di dare continuità alle azioni già avviate dalle istituzioni scolastiche. In questa prospettiva è importante puntare sull’innovazione, non per creare ex-novo e ripartire da zero tralasciando la grande esperienza e il know-how acquisito negli anni dalle scuole, bensì per rinnovare ovvero fare evolvere i sistemi di intervento sperimentati in questi anni.

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