Archivi categoria : Scuola

Protocolli in rete

Cos’è Protocolli in Rete

un luogo d’incontro tra le scuole le associazioni, le aziende, le fondazioni e gli enti per il sostegno e l’implementazione del processo di innovazione tecnologica nelle scuole.

uno strumento mediante il quale è possibile partecipare attivamente alla innovazione degli ambienti didattici a supporto delle modalità di insegnamento/apprendimento, dei processi organizzativi e di governance delle scuole e al potenziamento delle infrastrutture.

Una “vetrina” che facilita e rende più efficace e trasparente il dialogo tra scuola e associazioni, aziende, fondazioni, enti.

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La Scuola 2.0 – ITIS Majorana Brindisi

Liceo Internazionale delle tecnologie applicate ITIS Majorana di Brindisi: scuola 2.0, riconosciuta come eccellenza della formazione. 

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La rivoluzione sul panorama didattico parte dal sud,: il dirigente Salvatore Giuliani ha ideato e adottato il progetto “Book in Progress”, lezioni semplici e alla portata di tutti, grazie alla collaborazione delle famiglie e dei docenti.

Gli studenti dell’istituto brindisino frequentano lezioni in aule dotate di sistemi di videoconferenza, utilizzano iPad per fruire dei contenuti digitali didattici interattivi realizzati interamente dai docenti della rete nazionale “Book in progress”.

 

L’informatica, è utilizzata come validissimo strumento per sviluppare abilità concettuali essenziali  per agli studenti, che consentirà loro di avere confidenza con gli strumenti alla base della società digitale.  

Questa esperienza didattica-formativa, i cui risultati eccellenti sono stati dimostrati dalle ottime performance degli studenti in termini di apprendimento e di coinvolgimento nelle attività scolastiche, è unica sul territorio nazionale.

 

 

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La scuola 2.0 – Un salto nel futuro

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Servizio di Rai 3 – del 01.Aprile.2014 – Puglia 2.0

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Classroom Majorana Brindisi

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Scuole digitali

Scuole digitali

La Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi promuove il Piano Scuola Digitale per modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l’integrazione delle tecnologie nella didattica.

Gli ambienti in cui la scuola ed i nostri studenti sono immersi sono ricchi di stimoli culturali molteplici ma anche contraddittori. Occorre un’organizzazione didattica che aiuti a superare la frammentazione della conoscenza e ad integrare le discipline in nuovi quadri d’insieme. Per questo occorre trasformare gli ambienti di apprendimento, i linguaggi della scuola, gli strumenti di lavoro ed i contenuti.
L’innovazione digitale rappresenta per la scuola l’opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, le tre priorità di Europa 2020.

I programmi del MIUR di prima generazione, attraverso i quali il mondo della scuola si è avvicinata all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione evolvono oggi in una dimensione nella quale la tecnologia si integra nella didattica di classe
Non più la classe in laboratorio ma il laboratorio in classe: una strategia tante azioni.

 

Informatica a scuola

I metodi caratteristici e gli strumenti intellettuali che costituiscono la base del “pensiero computazionale” hanno un loro posto naturale nell’educazione degli studenti del 21-mo secolo.

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Perché l’informatica a scuola

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L’insegnamento dell’informatica nella scuola ha le seguenti specificità:

  • favorisce lo sviluppo della creatività- per la molteplicità di modi che offre per affrontare e risolvere un problema;
  • è costruttiva- la progettazione di algoritmi è un’attività ingegneristica che produce risultati visibili (anche se nel mondo virtuale);
  • aiuta a padroneggiare la complessità- imparare a risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi complessi in altre aree;
  • sviluppa il ragionamento accurato e preciso- la scrittura di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio.

 

Questo mostra che il ruolo dell’informatica nella scuola primaria e secondaria, come quello della matematica, è duplice, sia pratico che formativo:

  • dal punto di vista pratico l’informatica è un’abilità utile per gli studenti perchè qualunque lavoro svolgeranno in futuro la componente digitale sarà importante;
  • dal punto di vista formativo l’informatica è un validissimo strumento intellettuale per sviluppare abilità concettuali essenziali che saranno utili agli studenti, qualunque sia il loro sviluppo professionale.

 

L’importanza dello svolgere questa formazione nella scuola, prima dell’università, è motivata dalle considerazioni di seguito riportate.

  • Non tutti gli studenti frequentano l’università. Quelli che terminano il loro percorso formativo con la scuola secondaria hanno comunque necessità di avere confidenza con gli strumenti concettuali alla base della società digitale, nello stesso modo con cui hanno confidenza con i concetti di base della matematica.
  • Molti studenti, indipendentemente da un eventuale percorso universitario, sono esposti alle tecnologie della società digitale attraverso contesti non formali. Per esempio possono imparare a personalizzare giochi, sviluppare applicazioni per interagire con le reti sociali, sviluppare siti e servizi per il Web, definire fogli elettronici per calcoli non banali. Spesso, si trovano esposti a queste abilità di tipo informatico in contesti non strutturati ed opportunistici, senza nessuna consapevolezza dei principi che ne sono alla base. È compito del sistema educativo correggere questa situazione e definire un processo di apprendimento strutturato che faccia leva sulla naturale creatività degli studenti. Quest’obiettivo richiede un’appropriata educazione informatica: scientificamente ben fondata ed adattata all’età degli studenti.
  • Tutte le discipline universitarie al giorno d’oggi richiedono competenze informatiche di base. È essenziale per i docenti poter contare su una conoscenza in ingresso da parte degli studenti di alcuni concetti di base, piuttosto che doverli insegnare a partire da zero. Ciò spesso richiede anche di correggere concetti sbagliati appresi mediante un apprendimento informale e non strutturato condotto autonomamente dallo studente. Di nuovo, la situazione è simile a quella della matematica, per la quale all’ingresso nell’università si assume la conoscenza di un insieme di concetti e abilità di base.
  • Al di là delle competenze informatiche di base, tutte le discipline universitarie richiedono abilità analitiche, per le quali studiare l’informatica nella scuola primaria e secondaria fornisce un’eccellente preparazione.

 

Fonte: Ministero dell’istruzione

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