I videogiochi (I parte)

Videogiochi/videogames: i pro e i contro dell’intrattenimento digitale più discusso tra genitori e figli

Videogiochi

Eccoci ai famigerati videogiochi o videogames, se indicati nella lingua che li identifica in tutto il mondo come l’intrattenimento digitale per eccellenza, un fenomeno culturale di massa e di portata mondiale con introiti commerciali da grandi numeri. Nelle famiglie con bambini e adolescenti il videogame rappresenta uno tra i maggiori argomenti di discussione, principalmente per variabili come: la quantità di tempo dedicato al videogioco, l’argomento, la possibilità di giocare on line con compagni di gioco completamente sconosciuti. Nell’immaginario degli adulti e dei non nativi digitali, i videogiochi rappresentano un fenomeno recentissimo, ma è veramente così? (Breve storia sui videogiochi)

Cos’è un videogame

Il videogame è un gioco elettronico gestito da un dispositivo (console, joystick, mouse, tastiere, telecomandi) che permette di interagire in tempo reale con uno schermo/display e soprattutto con le immagini che si susseguono all’interno dello stesso. Con il termine videogame si può identificare un software oppure l’hardware che lo connota.

Il Videogame nell’età pre-adolescenziale: bambini e videogiochi i pro e i contro

Nell’età pre-adolescenziale tecnologia è sinonimo di gioco. Qualsiasi apparato tecnologico è visto da un bambino come portatore di divertimento e svago. Occorre ricordare, però, che nel caso dei videogiochi se non vengono scelti dal genitore in modo consono all’età, o magari regalati da altre persone senza cognizione di causa e scelti in modo superficiale, possono rappresentare un problema, perdendo di conseguenza la loro funzione di intrattenimento. I contenuti variano infatti al variare dell’età del fruitore e presuppongono degli step di maturità mentale.

Questi step, che consentono di verificare se i contenuti del videogioco sono adatti al minore e a quale età, hanno come riferimento la Classificazione PEGI del 2003 (Pan European Game Information), certificazione promossa dall’ISFE (Interactive Software Federation of Europe). Il sistema PEGI individua cinque macro categorie attraverso le quali dividere i videogiochi in base alla fascia di età più adatta:

videogioco per tutti (3+),

videogioco idoneo a maggiori di 7 anni (7+),

videogioco idoneo a maggiori di 12 anni (12+),

videogioco idoneo a maggiori di 16 anni (16+),

videogioco idoneo a maggiori di 18 anni (18+).

Riguardo alla certificazione vengono posti sotto osservazione contenuti quali: il linguaggio, le situazioni in cui si prova paura, la presenza di circostanze violente, il sesso, la droga, il gioco d’azzardo e la discriminazione di qualsiasi ambito, nonché la complessità. È necessario ricordare che il giocatore entra in un mondo che riporta regole precise, il cui linguaggio deve essere non solo compreso ma anche decodificato per non dare luogo a fraintendimenti che sdoganerebbero nella mente di un minore modelli culturali sbagliati, stereotipi, violenza. Un’altra problematica può verificarsi se il bambino accede a Internet a giochi on line, una situazione piena di stimoli che potrebbe portare però delle incognite: chi è il giocatore misterioso al di là dello schermo? Come viene tutelata la privacy di un minore che gioca on line senza la presenza costante di un adulto? Vediamo di seguito i pro e i contro relativi ai videogiochi.

Bambini e videogiochi, i pro e i contro.

I pro:

Sviluppo di abilità strategiche;

Potenziamento della capacità di problem solving;

Allenamento della coordinazione oculo-motoria.

I contro:

Aumento dell’aggressività, è provato che, a breve termine, un ampio uso di tipologie di videogiochi porta a un aumento dell’aggressività soprattutto se i bambini utilizzano videogames non certificati per la loro età;

Rischio di emulazione, riuscire virtualmente a compiere determinate imprese può convincere una mente non matura che la stessa azione può essere intrapresa nella vita reale, con conseguenze non positive;

Perdita della cognizione del tempo, giocare può essere talmente appagante ludicamente da far dimenticare al bambino l’impegno dello studio o dello sport, in tal caso è l’adulto che deve mettere un limite temporale;

Contatto con contenuti non adeguati al target;

Rischio di richieste di amicizia non verificabili e violazione della privacy, giocando on line.

 

Ricercare i giochi sul nostro smarthphone

Sui dispositivi elettronici esistono delle App che ci consentono di cercare le applicazioni su Internet.

  • Puoi scaricare app, giochi e contenuti digitali per il tuo dispositivo utilizzando l’app Google Play Store. L’app Play Store è preinstallata sui dispositivi Android.(Guarda come impostare parental control)
  • per scaricare e acquisire app su dispositivi Apple utilizzare l’App store per iPone, iPad o iPod touch e tramite l’App store in iTunes sul Mac o su PC. (Guarda come impostare il parental control)

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Google Play2

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Vi mostriamo alcuni dei giochi più amati dai nostri figli


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Clash Royale

Gioco multigiocatore in tempo reale con i Royale: principi, cavalieri, cuccioli di drago e tanti altri personaggi.

Obiettivo: portare alla vittoria la famiglia di Clash Royale sbloccando bauli, distruggendo le torri degli avversari e creando una collezione di cards.

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Simcity

Costruire, creare e controllare i building della tua città prendendosi cura dei residenti. 

Obiettivo: rendere felici i suoi cittadini.

Controlla la faccina sorridente che misura la felicità. Se la faccia non è verde, ci sono molti modi per scoprire cosa sta succedendo. Le nuvolette di pensiero ti fanno sapere se ci sono problemi, come il traffico, la mancanza di servizi, la noia o una fabbrica inquinante nel quartiere. Se sulle icone a destra dello schermo, compaiono i punti esclamativi rossi, toccale immediatamente per sapere cosa sta succedendo!“(EA sito ufficiale)

 

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Redazione IProtectYou

Daniela

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